Il
progetto Zero Impact, ovvero la creazione di centri sportivi a basso costo di
gestione e a basso impatto ambientale, nasce da un sogno, un sogno che affonda
le sue radici nella volontà di guardare oltre a ciò che è presente e pensare ad
un futuro migliore.
Il
principio fondamentale è la necessità di usare un quantitativo di risorse ed
energia inferiori rispetto agli standard attuali di consumo e possibilmente
creare tale energia con fonti meno inquinanti ed ad un costo inferiore.
Attualmente
i centri Fitness & Wellness hanno costi di gestione particolarmente elevati
dovuti principalmente all’esigenza di mantenere valori di confort ambientali
alti con tecnologie ormai sorpassate; il riscaldamento invernale quanto la
climatizzazione estiva si rivelano spesso voci di costo importanti, a cui vanno
poi addizionati i costi derivanti dall’illuminazione degli ambienti, dal
funzionamento di sauna, bagno turco, macchinari in genere, e non trascurabile
il consumo complessivo di acqua.
In
qualità di consulente e prima ancora durante gli studi di ingegneria mi sono
trovato a chiedermi come fosse possibile arrivare ad avere un sistema a basso
impatto ambientale e soprattutto a basso costo ed analizzando più e più volte i
costi e le cause che li generano sono giunto alla conclusione che hanno tutti
un denominatore comune: sono figli di un pensiero vecchio, di tecnologie ormai
sorpassate e di un modus operandi fermo da ormai troppo tempo.
Di
seguito vedremo alcune delle tecnologie oggi disponibili che possono venire
applicate sia nella progettazione che nella riqualificazione di un centro
sportivo. Tali tecnologie necessitano effettivamente di investimenti iniziali
di maggior entità, un edificio progettato utilizzando sistemi a recupero
energetico e a basso consumo richiede un impegno economico che risulta essere
superiore del 20-40% rispetto ai metodi tradizionali, tuttavia se analizziamo
il risparmio che poi si andrà ad ottenere negli anni successivi, si riesce in
alcuni casi ad ottenere riduzioni nell’ordine del 60-70% dei costi di gestione
dell’impianto, si può facilmente dedurre come nell’arco di 4-6 anni si riesca ad
ammortare la differenza di investimento. Lo schema di analisi per la creazione
di un centro Zero Impact parte da tre capisaldi attraverso i quali illustreremo
alcune tecniche e tecnologie attualmente disponibili sul mercato:
1.la creazione di una struttura a basso
consumo energetico.
Per
progettare e realizzare una struttura che richieda un basso utilizzo di energia
possiamo partire dalla necessità di creare
un adeguato isolamento esterno dell’edifico.
Oggi sono presenti sul mercato vari
pannelli in materiali innovativi in grado di conferire alla costruzione un
altissimo standard isolante. I pannelli in legno-cemento ad esempio hanno
capacità di isolamento elevato sia utilizzati con calcestruzzo sia
nell’eliminare i ponti termici, in particolare in presenza di pilastri, angoli,
finestre o aperture. Altri prodotti utilizzabili sono i polistiroli espansi:
infatti considerando un rivestimento esterno di 18 cm di questo materiale
otteniamo un isolamento termico paragonabile a quello di 1,5 m di mattoni.
Nelle riqualificazioni possiamo anche
optare per la realizzazione di un cappotto esterno facilmente applicabile ed in
grado di aumentare l’isolamento dall’esterno (intervento che attualmente è inserito tra le possibili soluzioni che
usufruiscono della detrazione fiscale del 55%).
Nelle costruzioni ex-novo è
interessante anche l’utilizzo combinato di strutture in legno lamellare, anche
utilizzabile come paramento esterno.
Altro aspetto fondamentale riguarda la
ventilazione naturale e gli impianti di ventilazione forzata.
Un centro attento al minio dispendio
energetico può ricorrere ad un sistema di ventilazione naturale, utilizzabile
per disperdere il calore estivo tramite
lucernari, integrato con un impianto di ventilazione forzata dotato di
un recuperatore di calore. L’unità di trattamento dell’aria sarà così in grado
di riscaldare l’aria in inverno prima che venga immessa negli ambienti e
rinfrescarla in estate. La stessa disposizione delle parti vetrate, riveste un
ruolo essenziale. Le parti vetrate, composte da vetro basso emissivo, dovranno
essere per la maggior parte esposte a Sud in modo da sfruttare pienamente il
calore solare invernale, e saranno provviste però di sistemi schermanti
orientabili, in modo da limitare il surriscaldamento estivo.
Per ultimo, ma non sicuramente come
importanza, dobbiamo considerare che i costi energetici di un centro sportivo
sono legati anche alla necessità di creare ambienti adeguatamente illuminati.
I metodi utilizzabili a questo scopo
sono due.
Prima di tutto è necessario creare
adeguate superfici vetrate in grado di lasciar filtrare più luce possibile per
ridurre l’uso di illuminazione elettrica durante il giorno. In secondo luogo il
progetto illuminotecnico dovrebbe tenere conto dell’utilizzo di apparecchi a
led di ultima generazione in tutti quegli ambienti in cui ciò risulta
possibile.
L’utilizzo di lampade ad alto
rendimento energetico e bassi consumi completa l’attenzione al risparmio
energetico da applicare agli apparecchi illuminanti.
2.la realizzazioni di impianti per la
produzione di energia elettrica e calore a basso costo.
Una volta
ridotto il fabbisogno di energia dell’impianto dobbiamo poi pensare a come
fornire quella necessaria a basso costo.
A tal fine
possono essere impiegati differenti tecnologie tra le quali il sistema
con Pompa di calore supportato da pannelli fotovoltaici. La Pompa di Calore è un sistema
in grado di trasferire calore da una sorgente a bassa temperatura (es. acqua,
aria, terreno) ad un circuito di utilizzazione a temperatura più alta, secondo
il principio termodinamico secondo cui funzionano un frigorifero o un
condizionatore. Per dirla in maniera molto semplice è un macchinario che
sottrae calore a una sorgente già fredda per riversarla nell'ambiente. Si
potrebbe ipotizzare l'installazione di una pompa di calore che sfrutti l'acqua
di falda (sistema acqua-acqua) o sfruttare il calore del terreno (sistema
terra-acqua) interrando un sistema di tubi in cui circola l'acqua (tale sistema
richiede però un'area 2-3 volte superiore rispetto alla superficie dei locali
da riscaldare). A contribuire ad alimentare la pompa di calore elettrica
saranno dei pannelli fotovoltaici integrati nella copertura della struttura.
3.la messa in opera di impianti tesi al
massimo recupero delle “materie prime” utilizzate.
Ultimo
punto focale è l’attenzione al recupero e riutilizzo della materia prima
principalmente utilizzata: l’acqua.
Ad
oggi la maggior parte dei centri utilizza sistemi che consentono un solo ciclo
di vita dell’acqua, ovvero una volta utilizzata viene smaltita attraverso la
fognatura. Per avere un’idea prendiamo ad esempio un centro con un’affluenza di
50 persone al giorno; in tal caso ponendo che mediamente ogni persona consumi 20 litri di acqua si ha un
complessivo di 20
metri cubi al mese, ovvero 20.000 litri di acqua.
Dato che,
attraverso l’utilizzo di sistemi di trattamento e recupero, non è difficile
dimezzare tale consumo, possiamo ottenere un risparmio di circa 120.000 litri di
acqua ogni anno. Tra le tecniche oggi disponibili vi è anche il recupero dell’acqua piovana
L’ acqua piovana viene recuperata,
raccolta e trattata così da poter essere utilizzata sia per gli usi sanitari
che per la piscina e per l’irrigazione o altro.
Spingendosi oltre si può anche
realizzare la “Copertura Verde”, tale sistema, oltre ad essere un ottimo
isolamento termico per i solai è anche in grado di raccogliere l’acqua piovana,
che andrà a confluire nei serbatoi di recupero.
L’idea di una copertura verde va poi ad
inserirsi anche nella concezione di un centro sportivo in cui l’attenzione deve
essere anche in direzione dell’ambiente e del benessere inteso nella sua
globalità. Meglio allenarsi in mezzo al verde e quindi perché non portare il
verde anche nel nostro edificio?
Un esempio di questo tipo di copertura
è stato realizzato sui tetti dell’Ospedale Generale Provinciale di Bolzano.
Quanto sopra è solo parte di un sistema
progettuale molto più ampio e complesso, ma il cui scopo è l’abbattimento dei
costi di gestione e la creazione di impianti a minor impatto ambientale.
Da
tutto questo nasce la voglia di creare un vero e proprio “nuovo mondo”, di
porre in essere una nuova tipologia di centri Fitness & Wellness che
attingano a piene mani alle nuove tecnologie presenti sul mercato per arrivare
non più ad un semplice miglior risultato ma bensì ad un risultato totalmente
nuovo: centri a basso consumo, a basso costo ed in futuro centri
auto-alimentati che non necessitino di fonti di energie e di materie prime
provenienti dall’esterno.